Il CNR attraverso il nodo italiano di DARIAH – coordinato dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale – costituirà a Matera un hub per la ricerca e l’innovazione tecnologica che – attraverso la collaborazione con i principali stakeholder locali (pubblici e privati) e l’interazione con l’ecosistema digitale di DARIAH a livello nazionale ed europeo – intende contribuire a innovare, strutturare e diversificare l’economia della città e del suo territorio, puntando sull’innovazione, sulla valorizzazione della conoscenza e sul trasferimento tecnologico, focalizzandosi sui settori della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale e delle industrie creative digitali.
DARIAH-ERIC è l’infrastruttura digitale di ricerca europea per le arti e le discipline umanistiche. Così come le infrastrutture tradizionali – ad. es ponti, strade, treni ed aerei – facilitano la mobilità e il trasporto di individui, merci ed altri oggetti tangibili, le infrastrutture digitali come DARIAH (infrastrutture della conoscenza, knowledge infrastructures), attraverso una rete di centri di calcolo distribuiti sul territorio, collegati fra loro dalle dorsali della ricerca nazionali (GARR) ed europee (Géant, Idem), favoriscono l’accesso sempre più veloce, sicuro ed integrato ai servizi e ai dati generati dai ricercatori, la loro comunicazione e riuso attraverso modalità innovative. Questi prodotti diventano accessibili in tempo reale, con definizione e dettaglio sempre maggiore – senza barriere tecnologiche, disciplinari o amministrative – non solo a ricercatori ed insegnanti, ma anche a cittadini (citizen science) e studenti, PA e amministrazioni locali (monitoraggio e conservazione preventiva), imprese, industrie culturali e creative (gamification, serious gaming etc.)
“Questo intervento – come recita l’articolo sul Sole24Ore – ha come obiettivo la creazione a Matera di un hub tecnologico di livello europeo per i settori dell’informatica applicata alle discipline umanistiche (Digital Humanities) e alla scienza del patrimonio culturale (Heritage Science)”, che valorizzi il sistema locale delle eccellenze storico artistiche, scientifiche e tecnologiche presenti sul territorio, nel contesto continentale delle infrastrutture di ricerca. “Nell’hub di Matera – prosegue l’articolo – si svilupperanno tecnologie digitali per la fruizione interattiva e immersiva dei beni culturali (realtà virtuale e aumentata); l’elaborazione di sistemi intelligenti per la gestione del patrimonio (information & knowledge extraction, data analysis, modeling, enrichment & curation); la creazione di contenuti digitali innovativi per favorire il turismo e la conoscenza delle eccellenze storico artistiche del territorio materano a livello europeo. L’hub si candida al ruolo di interfaccia fra la rete dei nodi di DARIAH presenti sul territorio nazionale e il network europeo dell’infrastruttura – presente in 17 paesi”. In più, attraverso l’integrazione delle sue attività nell’ambito delle strategie nazionali ed europee di DARIAH e di altre infrastrutture – già a partire dal 2019 (anno di Matera Capitale Europea della Cultura, per cui sono previsti interventi mirati su specifici siti di particolare interesse) e per gli anni a venire – l’obiettivo è di collocare stabilmente Matera e il suo territorio nel contesto delle Capitali Europee della Cultura Digitale.