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Settembre… tempo di riprogettare!

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Con la fine delle vacanze si ricomincia a guardare alle opportunità in Italia e in Europa. Mentre aspettiamo ancora i bandi del prossimo work program H2020 per gli anni 2018-20, diamo uno sguardo ad alcune interessanti opportunità di prossima scadenza.
 

  • Un nuovo bando di HERA JPI è dedicato a “Public Spaces: Culture and Integration in Europe”. Lo scopo del bando è promuovere il dibattito pubblico, politico e accademico sul futuro dell’integrazione in Europa. Possono presentare proposte i consorzi composti da almeno 4 partner di 4 diversi paesi ed è fortemente incoraggiata la partecipazione di soggetti non accademici. Verranno finanziati una ventina progetti da 1 milione di euro massimo a progetto.

 

  • In Italia si lavora per il bando PON-Ricerca, aperto fino al 9 novembre. Il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 è lo strumento con il quale l’Italia, attraverso il MIUR, contribuisce alla realizzazione della Politica di Coesione dell’Unione Europea a favore delle proprie aree territoriali più svantaggiate: Abruzzo, Molise e Sardegna (considerate regioni in transizione) e soprattutto Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia (regioni in ritardo di sviluppo). Ricordiamo che una quota del 20% per ogni progetto potrà essere destinata a finanziare attività che si svolgono anche nelle restanti regioni del Centro-Nord, purché sia dimostrato il beneficio per i territori del Mezzogiorno in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese e di valorizzazione dei risultati della ricerca. Il budget complessivo del bando è di 1.286 milioni di euro.

 

  • Sono appena stati pubblicati i nuovi bandi di Europa Creativa. Due bandi (per progetti su piccola o larga scala) sono rivolti a promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti nonché la circolazione delle opere culturali e creative, rafforzare l’Audience Development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e migliorare l’accesso ad essi; Capacity building, ovvero aiutare gli operatori culturali ad acquisire nuove abilità e a internazionalizzare le loro carriere, generando nuove opportunità professionali e creando le condizioni per una maggiore circolazione delle opere culturali e creative e per il networking internazionale. Un terzo bando invece è riservato al supporto di progetti collegati all’anno europeo del Patrimonio Culturale 2018, con deadline il prossimo 22 novembre.
    Segnaliamo a questo proposito un video del MiBACT che spiega le caratteristiche  e le statistiche del programma.

 

  • Europeana: nuova call per servizi generici. Il bando di questo anno è rivolto all’arricchimento e riuso degli oggetti digitali esposti sulla piattaforma di Europeana. In particolare richiede lo sviluppo di strumenti che permettano all’utente di creare una collezione di oggetti preferiti, di condividerli sui social, di aggiungere le proprie informazioni. Il progetto verrà finanziato al 75% ed ha un budget complessivo di 2 milioni di euro.

 

  • JPI Cultural Heritage and Global Change. Dopo il bando sul “Digital Heritage” della scorsa primavera, a cui non potevano partecipare partner italiani, è arrivata una nuova opportunità anche per noi. Si tratta della joint call “Heritage in Changing Environments” che finanzierà progetti volti ad indagare l’impatto dei cambiamenti dell’ambiente sul patrimonio culturale, considerando non soltanto l’ambiente fisico, ma anche gli ambienti socio-economico e politico e inoltre a valutare quale contributo il patrimonio culturale può apportare alle sfide sociali. Trattandosi di tematiche complesse, si richiede un approccio interdisciplinare che coinvolga ricercatori di aree geografiche e disciplinari diverse, coinvolgendo anche organizzazioni culturali ed enti pubblici.

Segnaliamo infine un’importante iniziativa a carattere nazionale, che avrà sicuramente un impatto sui servizi pubblici ma che potrebbe rivelarsi anche un’opportunità di finanziamento per alcuni.
L’AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, ha istituito una task force per l’Intelligenza Artificiale. Questo gruppo di lavoro si occupa di studiare quali soluzioni e tecnologie di Intelligenza Artificiale (IA) possano migliorare i servizi della pubblica amministrazione per i cittadini. Entro dicembre verrà presentato un primo rapporto con suggerimenti e raccomandazioni per allinearsi alle migliori prassi internazionali. La task force, inoltre, valuterà possibili progetti pilota per sperimentare applicazioni e servizi che utilizzano strumenti di Intelligenza Artificiale con i soggetti che si candideranno.