Le prossime opportunità per le infrastrutture di ricerca
Si prospetta un finale di programma molto interessante per le infrastrutture di ricerca, sempre più protagoniste di H2020.
Ecco i bandi in arrivo per il 2018:
CALL: INTEGRATING AND OPENING RESEARCH INFRASTRUCTURES OF EUROPEAN INTEREST
(H2020-INFRAIA-2018-2020)
Questo bando è riservato alle cosiddette comunità avanzate, ossia quelle comunità scientifiche che possiedono infrastrutture di ricerca con un elevato grado di coordinazione, sviluppato in particolare attraverso specifiche attività di integrazione finanziate da precedenti progetti (FP7 o H2020). Le proposte dovranno prevedere l’integrazione delle principali infrastrutture a disposizione per offrire i migliori servizi ai ricercatori. Per quanto riguarda l’ambito disciplinare delle Scienze Umane e Sociali sono previsti tre ambiti su cui elaborare una proposta:
- Research infrastructures for the assessment of science, technology and innovation policies
- Digital archives and resources for research on European history
- Archaeological data infrastructures for research
CALL: SUPPORT TO POLICY AND INTERNATIONAL COOPERATION
(H2020-INFRASUPP-2018-2020)
Questo bando prevede sia azioni di ricerca (RIA) e innovazione che azioni di coordinamento e supporto (CSA). Le RIA sono riservate allo sviluppo di una linea di ricerca collegata al sincrotrone SESAME. Le CSA invece dovranno in generale fornire supporto al coordinamento delle infrastrutture di ricerca secondo cinque diversi sotto-temi:
- ERIC network;
- International visibility of European research infrastructures;
- Catalogue of research infrastructure services;
- Support to ESFRI;
- Support to the e-Infrastructure Reflection Group.
CALL: DEVELOPMENT AND LONG-TERM SUSTAINABILITY OF NEW PAN-EUROPEAN RESEARCH INFRASTRUCTURES
(H2020-INFRADEV-2018-2020)
Si tratta dei bandi dedicati allo sviluppo di nuove infrastrutture, soltanto uno dei quali è previsto per il 2018: INFRADEV-03-2018-2019: Individual support to ESFRI and other world-class research infrastructures, riservato alle infrastrutture già inserite nella roadmap ESFRI, per garantirne la sostenibilità a lungo termine.
CALL: DEMONSTRATING THE ROLE OF RESEARCH INFRASTRUCTURES IN THE TRANSLATION OF OPEN SCIENCE INTO OPEN INNOVATION
(H2020-INFRAINNOV-2019-2020)
I due bandi INFRAINNOV, entrambi a scadenza 2019, sosterranno quelle infrastrutture che vorranno potenziare il proprio potenziale innovativo coinvolgendo anche le imprese sia nel processo di implementazione di tecnologie avanzate che come utenti finali.
CALL: EUROPEAN DATA INFRASTRUCTURE
(H2020-INFRAEDI-2018-2020)
Con questi 3 bandi la Commissione intende favorire la creazione di una infrastruttura europea di dati che sia caratterizzata da grande capacità di calcolo e alta velocità di connessione.
- INFRAEDI-01-2018 servirà proprio a porre le basi di PRACE: “Pan-European High Performance Computing (HPC) infrastructure and services”, in modo che si sviluppi in coordinazione e interoperabile con altre e-infrastructures.
- INFRAEDI-02-2018 sostiene da un lato (RIA) la creazione di centri di eccellenza nell’uso di HPC per rispondere a sfide sociali, industriali o scientifiche, dall’altro (CSA) il superamento della frammentazione e la promozione dell’uso dell’HPC tramite anche attività di training da parte dei centri di eccellenza.
- INFRAEDI-03-2018 infine supporta la governance di PRACE e il coordinamento con gli stakeholders pubblici e privati.
CALL: IMPLEMENTING THE EUROPEAN OPEN SCIENCE CLOUD
(H2020-INFRAEOSC-2018-2020)
Un tema di particolare interesse per la Commissione, sul quale sono attivi ben 6 bandi tra il 2018 ed il 2019, è quello dell’European Open Science Cloud (EOSC). Nel 2018 saranno attivi tre bandi:
- INFRAEOSC-01: per l’integrazione di servizi commerciali nell’EOSC hub.
- INFRAEOSC-04: per assicurare la connessione delle infrastrutture di ricerca esistenti con EOSC.
- INFRAEOSC-05: diviso in tre topic, raggruppa due CSA per l’organizzazione di una struttura di coordinamento dell’EOSC e la conformità dei dati ai principi FAIR; una RIA sul coordinamento delle iniziative di rilievo sull’EOSC intraprese dei diversi paesi europei che sia di supporto ai fornitori di servizi.
Per il 2019 le azioni supportate saranno indirizzate allo sviluppo di nuovi servizi a supporto delle varie fasi del ciclo di vita dei dati di ricerca (INFRAEOSC-2) e per la realizzazione di interfacce d’accesso ai dati per i ricercatori di ogni disciplina (INFRAEOSC-6).
In questa tabella trovate una sintesi delle principali informazioni sui bandi per le Infrastrutture di Ricerca del corrente work programme:
| BANDO | scadenza | tipo | modello | budget |
| INFRAIA-01-2018-2019: Integrating Activities for Advanced Communities | 22 March 2018 e 20 March 2019 |
RIA | single-stage | up to EUR 10 million |
| INFRASUPP-01-2018-2019: Policy and international cooperation measures for research infrastructures | 22 March 2018 e 20 March 2019 |
CSA e RIA | single-stage | CSA EUR 0.6 million up to EUR 1.5 million; RIA up to EUR 6 million |
| INFRADEV-01-2019-2020: Design Studies | 12 November 2019 | RIA | single-stage | between EUR 1 and 3 million |
| INFRADEV-02-2019-2020: Preparatory Phase of new ESFRI projects |
29 January 2019 | CSA | single-stage | up to EUR 4 million |
| INFRADEV-03-2018-2019: Individual support to ESFRI and other world-class research infrastructures | 22 March 2018 e 20 March 2019 | RIA | single-stage | between EUR 2 and 5 million |
| INFRAEOSC-01-2018: Access to commercial services through the EOSC hub | 22 March 2018 | RIA | single-stage | between EUR 11 and 12 million |
| INFRAEOSC-02-2019: Prototyping new innovative services | 29 January 2019 | RIA | single-stage | between EUR 5 and 6 million |
| INFRAEOSC-04-2018: Connecting ESFRI infrastructures through Cluster projects | 22 March 2018 | RIA | single-stage | between EUR 6 and 24 million |
| INFRAEOSC-05-2018-2019: Support to the EOSC Governance | 21 November 2018 | RIA | single-stage | between EUR 5 and 6 million |
| INFRAEOSC-05-2018-2019: Support to the EOSC Governance | 19 April 2018 | CSA | single-stage | up to EUR 10 million |
| INFRAEOSC-06-2019-2020: Enhancing the EOSC portal and connecting thematic clouds | 20 March 2019 | RIA | single-stage | up to EUR 2 million |
| INFRAINNOV-01-2019: Stimulate the innovation potential of SMEs | 29 January 2019 | RIA | single-stage | between EUR 7 and 8 million |
| INFRAINNOV-02-2019: Network of research infrastructure Industrial Liaison and Contact Officers | 20 March 2019 | CSA | single-stage | up to EUR 1.5 million |
| INFRAEDI-01-2018: Pan-European High Performance Computing infrastructure and services (PRACE) | 22 March 2018 | RIA | single-stage | between EUR 22 and 24 million |
| INFRAEDI-02-2018: HPC PPP – Centres of Excellence on HPC | 22 March 2018 | CSA e RIA | single-stage | RIA between EUR 6 and 8 million CSA up to EUR 2 million |
| INFRAEDI-03-2018: Support to the governance of High Performance Computing Infrastructures | 22 March 2018 | CSA | single-stage | up to EUR 0.9 million |
Culture and Integration in Europe”. Lo scopo del bando è promuovere il dibattito pubblico, politico e accademico sul futuro dell’integrazione in Europa. Possono presentare proposte i consorzi composti da almeno 4 partner di 4 diversi paesi ed è fortemente incoraggiata la partecipazione di soggetti non accademici. Verranno finanziati una ventina progetti da 1 milione di euro massimo a progetto.
Il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 è lo strumento con il quale l’Italia, attraverso il MIUR, contribuisce alla realizzazione della Politica di Coesione dell’Unione Europea a favore delle proprie aree territoriali più svantaggiate: Abruzzo, Molise e Sardegna (considerate regioni in transizione) e soprattutto Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia (regioni in ritardo di sviluppo). Ricordiamo che una quota del 20% per ogni progetto potrà essere destinata a finanziare attività che si svolgono anche nelle restanti regioni del Centro-Nord, purché sia dimostrato il beneficio per i territori del Mezzogiorno in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese e di valorizzazione dei risultati della ricerca. Il budget complessivo del bando è di 1.286 milioni di euro.
Due bandi (per progetti su piccola o larga scala) sono rivolti a promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti nonché la circolazione delle opere culturali e creative, rafforzare l’Audience Development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e migliorare l’accesso ad essi;
Capacity building, ovvero aiutare gli operatori culturali ad acquisire nuove abilità e a internazionalizzare le loro carriere, generando nuove opportunità professionali e creando le condizioni per una maggiore circolazione delle opere culturali e creative e per il networking internazionale. Un terzo bando invece è riservato al supporto di progetti collegati all’anno europeo del Patrimonio Culturale 2018, con deadline il prossimo 22 novembre.
Il bando di questo anno è rivolto all’arricchimento e riuso degli oggetti digitali esposti sulla piattaforma di Europeana. In particolare richiede lo sviluppo di strumenti che permettano all’utente di creare una collezione di oggetti preferiti, di condividerli sui social, di aggiungere le proprie informazioni. Il progetto verrà finanziato al 75% ed ha un budget complessivo di 2 milioni di euro.
Dopo il bando sul “Digital Heritage” della scorsa primavera, a cui non potevano partecipare partner italiani, è arrivata una nuova opportunità anche per noi. Si tratta della joint call “Heritage in Changing Environments” che finanzierà progetti volti ad indagare l’impatto dei cambiamenti dell’ambiente sul patrimonio culturale, considerando non soltanto l’ambiente fisico, ma anche gli ambienti socio-economico e politico e inoltre a valutare quale contributo il patrimonio culturale può apportare alle sfide sociali. Trattandosi di tematiche complesse, si richiede un approccio interdisciplinare che coinvolga ricercatori di aree geografiche e disciplinari diverse, coinvolgendo anche organizzazioni culturali ed enti pubblici.
















